BLOG

CESSIONE

La cessione del quinto è un finanziamento rimborsabile attraverso una trattenuta in busta paga o sulla pensione non superiore a 1/5 dello stipendio dilazionando il rimborso fino a 120 mesi.

chi può richiedere la cessione del quinto?

La cessione del quinto può essere richiesta:

  • Dipendenti statali
  • Dipendenti pubblici
  • Dipendenti privati a tempo indeterminato 
  • Pensionati

È un prodotto di credito efficace, trasparente e semplice ed è valutabile anche in caso di altri finanziamenti in essere ed eventuali precedenti difficoltà di accesso al credito.

Nella cessione del quinto :

  • Non bisogna specificare la motivazioni per cui richiedi il prestito
  • è valutabile anche in caso di altri finanziamenti in essere ed eventuali precedenti difficoltà di accesso al credito;
  • Rata e tasso fissi per tutta la durata del finanziamento che può arrivare fino ad un massimo di 120 mesi;
  • Con la copertura assicurativa, obbligatoria per legge, che ti copre in caso di perdita dell’impiego e per premorienza 
  • Tempi certi, sia per la delibera, che per portare a buon fine la richiesta di finanziamento

DELEGA

La delega di pagamento è un prestito con pagamento rateale concesso al lavoratore dipendente estiinguibile mediante trattenute sulla retribuzione mensile non superiore ai 2/5 dello stipendio. Esso è rimborsabile fino a 120 mesi e può essere richiesta anche da chi ha ottenuto la cessione del quinto.

CESSIONE DEL QUINTO ?  DI COSA SI TRATTA ?

La Cessione del Quinto è un finanziamento che ti garantisce sicurezza e tranquillità, con una rata fissa scelta da te con l’aiuto del tuo consulente.

Questo finanziamento può essere ottenuto da lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e pensionati.

A differenza di altri prestiti, le rate della Cessione de Quinto vengono trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione , e ne può usufruire chiunque anche se ha avuto problemi in passato con qualche banca.

VANTAGGI RISPETTO AD UN PRESTITO CLASSICO

-E’ SEMPLICE  non serve motivare la richiesta del finanziamento.

-E’ COMODO L’importo erogato può arrivare  fino a € 75.000.00, da restituire fino ad un massimo di 120 rate a tasso fisso e non devi ricordare la data della scadenza delle rate, viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione.

-GARANZIE ? non servono. Il finanziamento prevede polizza assicurativa che, in caso di perdita del lavoro o di decesso, servirà alla copertura del debito residuo.

-PROTESTI O PIGNORAMENTI ? Il prestito non verrà escluso a priori e verrà valutata con attenzione la situazione.

COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL QUINTO

Successivamente alla richiesta di Cessione presso l’istituto finanziario, è prevista una documentazione da consegnare per la valutazione della richiesta.

Dal momento in cui la richiesta viene approvata, sarà sufficiente firmare i contratti e tutti i moduli obbligatori per avere l’erogazione della somma direttamente sul conto entro qualche giorno.

A CHI MI RIVOLGO PER OTTENERE LA CESSIONE A TASSI VANTAGGIOSI E CONVENIENTI?

Oggi il modo più rapido e conveniente è il canale online.

Tra le società più attive ed efficienti sul web troviamo Prestiquinto Srl, società specializzata in Cessione del Quinto che opera attivamente in questo settore da 10 anni.

Fare la richiesta è semplicissimo : basta compilare il form con i propri dati anagrafici, selezionare l’importo desiderato con la rata che puoi sostenere e confermare la richiesta.

Riceverai una consulenza in poco tempo.

Caratteristiche della Cessione del Quinto

Oggigiorno, in Italia, molti lavoratori e pensionati hanno una situazione economica caratterizzata da difficoltà ed imprevisti, oltre che dalle abituali spese quotidiane. E’ per questo che sempre più spesso si ricorre ad un prestito, per il quale vengono stabilite modalità di pagamento volte alla tutela sia del richiedente, che dell’ente erogatore.

Una particolare tipologia di pagamento del debito contratto è quella della cessione del quinto, dove il “quinto” è così chiamato perché indica la quinta parte dello stipendio o della pensione mensile del debitore.

La cessione del quinto, quindi, altro non è che un prestito personale al consumo per lavoratori e pensionati. L’importo è variabile e può essere di breve o media durata, al fine di avere liquidità immediata non necessariamente finalizzata ad un particolare acquisto.

Differentemente dal tradizionale finanziamento, nel caso della cessione del quinto, le rate non vengono personalmente rimborsate dal debitore, ma dal suo datore di lavoro o dall’ente pensionistico, per una somma che, come già detto, non può superare il quinto dello stipendio o della pensione percepita dal richiedente, ovvero il 20% del percepito netto.

Non tutte le categorie di lavoratori posso però richiedere questo tipo di finanziamento, in quanto sono necessari particolari requisiti di ammissibilità, sia da parte del richiedente, che da parte del suo datore di lavoro.

Il contratto viene concesso unicamente a lavoratori dipendenti, pubblici o privati, con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed ai pensionati. Sono però richiesti particolari requisiti anche alle aziende ed alle amministrazioni pubbliche, valutati in sede di delibera.

Inoltre, l’età del richiedente deve essere compresa tra i 18 e gli 85 anni, alla scadenza del finanziamento.

Questo tipo di finanziamento non richiede un giustificativo di spesa o garanzie reali, patrimoniali o immobiliari; ciò nonostante, per l’intera durata del finanziamento, il richiedente non può richiedere un anticipo del TFR maturato durante il rapporto di lavoro.

Il datore di lavoro o l’ente pensionistico hanno un ruolo fondamentale nell’intera operazione in quanto essi devono soddisfare i requisiti richiesti, ma anche essere d’accordo al versamento all’ente erogatore delle rate, che verranno poi trattenute mensilmente, come stabilito da contratto, sullo stipendio o sulla pensione del richiedente.

La cessione del quinto viene concessa anche a chi ha altri prestiti in corso o a chi ha avuto precedenti problemi di rate insolute, a testimonianza del fatto che questa tipologia di finanziamento sia particolarmente favorita dagli enti erogatori.

Questo tipo di finanziamento presenta vantaggi sia per il richiedente, che per l’ente erogatore in quanto è un’operazione di credito garantita, basata su un pagamento mensile automatico, assicurato dal soddisfacimento dei requisiti di ammissibilità del richiedente e del datore di lavoro. Per questo motivo le banche e gli intermediari sono particolarmente propensi ad accordare questa tipologia di credito al consumo.

L’importo che può essere richiesto è strettamente collegato alla retribuzione ed all’anzianità lavorativa del richiedente, per cui in base a questi fattori la cifra liquidabile può essere anche considerevole.

La cessione del quinto non è tuttavia senza spese, per cui al momento della firma del contratto occorre prestare attenzione ad ogni singola voce di spesa. Per questo è consigliabile valutare condizioni contrattuali e preventivi di diversi enti erogatori, al fine di trovare la soluzione più conveniente e più affine alle proprie necessità. Fra le spese sono presenti quelle relative al tasso di interesse applicato ed alle commissioni bancarie, oltre alle spese di istruttoria che comprendono i costi relativi alla valutazione e gestione della pratica. Da non dimenticare sono le spese assicurative rischio vita e/o rischio impiego, da sottoscrivere obbligatoriamente in ipotesi di mancato pagamento per i suddetti motivi.

RINNOVO DELLA CESSIONE DEL QUINTO: COME FARE?

 

La cessione del quinto è uno strumento finanziario attraverso il quale dipendenti privati, pubblici e pensionati possono accedere al credito in maniera semplice e conveniente.  Ma cosa bisogna sapere prima di effettuare il rinnovo della cessione del quinto? Come bisogna comportarsi?

Per fare scelte sicure e consapevoli bisogna capire e scoprire quali siano tutte le possibilità che si hanno davanti, per poter scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

COME FARE IL RINNOVO DELLA CESSIONE?

Non sempre rinnovare la cessione del quinto è la soluzione più conveniente per chi ha già un finanziamento in corso sulla busta paga o sulla pensione.

Ad esempio un dipendente con uno stipendio di 1500 euro al mese e una rata di 200 euro per 48 mesi, se dopo un anno e mezzo circa dovesse aver bisogno di ulteriore liquidità può avere due possibilità:

·         Rivolgersi alla propria banca e richiedere RINNOVO DELLA CESSIONE. Questa soluzione comporta la stipula di un nuovo prestito, con cui si ottiene ulteriore liquidità, attraverso il saldo della cessione in corso.

·         Se le spese di apertura e gestione della pratica sono molto alti è consigliabile il DOPPIO QUINTO, che comporta degli interessi leggermente più alti ma si evita di perdere il denaro già pagato.

IL RINNOVO DELLA CESSIONE DEL QUINTO CONVIENE?

A questa domanda non si può dare una risposta univoca e precisa. Ogni banca applica delle condizioni differenti in base alla categoria di appartenenza ( ad es. dipendenti statali o privati, pensionati etc.)

Il comportamento consigliabile è quello di richiedere quanti più preventivi possibili alle varie banche in modo da poter usufruire della proposta più conveniente che offre al momento il mercato. La cessione in corso infatti si può rinegoziare anche con una banca differente da quella con cui si ha il finanziamento in corso.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro rispetto al tema della Cessione del quinto.

A differenza del prestito personale il rimborso della cessione del quinto avviene direttamente sulla busta paga e/o pensione tramite il datore di lavoro che effettua i pagamenti per il proprio dipendente.

Questa modalità di pagamento è una ulteriore garanzia per la società che eroga il credito, in primis la azienda deve accettare la operazione di cessione del quinto, preleva la quota dallo stipendio del suo dipendente e la versa alla società finanziaria per tutta la durata del contratto stipulato che può arrivare fino a 120 mesi.

Si verificano casi in cui si presentano rate insolute sul piano di ammortamento in quanto il datore di lavoro trattiene la rata al proprio dipendente ma non la versa alla società finanziaria e crea in questo caso delle insolvenze, in una operazione di cessione del quinto il datore di lavoro va a ricoprire il ruolo di debitore terzo ceduto assumendo alcuni obblighi quali il rilascio dell’attestato di servizio in cui vengono elencate le informazioni sul Contratto di lavoro sottoscritto in particolare l’azienda rilascia informazioni su :

  • La retribuzione mensile del suo dipendente
  • Informazioni sul TFR maturato dal suo dipendente
  • Sulle trattenute assistenziali o previdenziali
  • Sull’IRPEF
  • Su eventuali finanziamenti già in essere

 

Solo in rarissimi casi l’azienda non rilascia nessun tipo di informazioni .

Riparte il prodotto Cessione del Quinto per i pensionati

Con una determinazione presidenziale del 14 aprile 2017 n. 78  l’INPS ha approvato e pubblicato il nuovo schema di convenzione che va a disciplinare la concessione di finanziamenti ai pensionati contro cessione del quinto della pensione

Contestualmente ha pubblicato il Regolamento contenente le “Disposizioni per la cessione del quinto”, allegato alla convenzione e parte integrante di essa.

Il nuovo testo, allegato al presente messaggio, ha validità a decorrere dalla suddetta data di approvazione e fino al 31 dicembre 2018.

L’inps Sospende momentaneamente le convenzioni con gli Istituti bancari

‘Inps ha rescisso dalle convenzioni con le banche stipulate per la cessione del quinto dello stipendio e della pensione: questo momentaneo blocco delle convenzioni è dovuto al fatto che l’inps ha dovutorecepire le modifiche introdotte con il decreto numero DT24126 emanato lo il 27 marzo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale che variazioni delle classi dei tassi effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura e i conseguenti tassi soglia vigenti dal 1° aprile 2017.

In particolare modo, il decreto ha cambiato le classi di importo rilevanti ai fini delle operazioni di cessione del quinto: mentre in passato le classi di importo erano suddivise in minori di 5 mila e maggiori di 5 mila euro, adesso sono state rimodulate sotto i 15 mila euro e sopra i 15 mila euro.

Quali sono le conseguenze? Nel comunicato emesso dall’Inps, viene comunicato  che lo schema di convenzione utilizzato fino al 31/03/2017 finalizzato a disciplinare l’estinzione dietro cessione del quinto della pensione di prodotti di prestiti per pensionati, non è più valido perché fa specifico riferimento a vecchi parametri non più vigenti. Pertanto l’Inps, non avendo la possibilità di adeguarsi con immediatezza agli adempimenti tecnici e contrattuali, si è avvalso della facoltà di recesso unilaterale dalle convenzioni stipulate con le banche e con gli intermediari finanziari, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto emanato dal MEF.

L’Inps assicura che tutte le società in regime di convenzionamento possono già  stipulare i nuovi contratti di finanziamento a partire dalla data del 1° aprile 2017 in regime di accreditamento, e presto sarà anche possibile operare in regime di convenzionamento a seguito dell’approvazione di un nuovo schema convenzionale da parte dell’Istituto previdenziale. Le relative procedure informatiche rimarranno sospese per il tempo strettamente necessario all’adeguamento alle nuove normative.